I diritti dell'infanzia

a cura di tutti gli studenti partecipanti al PON.

La Giornata Mondiale dei diritti dei bambini si celebra il 20 novembre, è una giornata per riflettere e poter ricordare che la tutela dei più piccoli non può mai considerarsi esclusa. La data scelta coincide con il giorno in cui l’Assemblea ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo nel 1959 e la Convenzione sui diritti del fanciullo nel 1989.

La società moderna ha saputo riconoscere che il bambino deve essere protetto, quindi deve avere gli stessi diritti dell’adulto.

Giulia Rotondi (classe II E)

I bambini sono sorrisi di tempera su fogli appesi alle pareti. Sono scorribande in bici lungo i vialetti del parco, mentre le risate riempiono il vuoto che spesso l’adulto scava dentro di sé. Preservare il diritto di essere bambino vuol dire proteggere le piccole mani imbrattate di mille colori che disegnano avventure incredibili, viaggi in mondi fantastici popolati da persone senza pregiudizi né odio. Mondi che noi “grandi” abbiamo dimenticato, ma che esistono ancora: dobbiamo solo crederci.

Diritto alla salute

I bambini hanno diritto ad essere ricoverati solo se l’assistenza di cui hanno bisogno non può essere prestata a casa o in trattamento ambulatoriale.

I bambini hanno diritto a non subire il fumo passivo a casa loro da genitori, fratelli, parenti o amici di famiglia ed hanno diritto ad essere informati sui rischi che corrono se iniziano a fumare.

I bambini hanno diritto a godere del miglior stato di salute possibile.
Hanno quindi diritto a beneficiare delle strutture pubbliche di cura e di riabilitazione.

I bambini hanno diritto ad una dieta sana ed equilibrata che non metta a rischio la loro salute o li esponga a rischio di sovrappeso o obesità.

I bambini hanno diritto di vivere in un ambiente salutare ed igienico, sia a casa, sia a scuola, sia nelle loro città.

I bambini hanno diritto alla loro salute psichica e pertanto a vivere in un ambiente sereno.

Diritto all'istruzione

Il diritto all'istruzione è uno dei di è uno dei diritti più importanti per la costruzione di un futuro per i bambini.

Tutti i bambini hanno diritto di arricchire il loro vocabolario e di apprendere cose nuove.

Purtroppo in alcuni paesi dei bambini non hanno la possibilità di studiare e di andare a scuola, per questo ci sono delle organizzazioni che cercano di aiutare tramite donazioni, tutti possiamo e dobbiamo studiare.

L'articolo 29 dice che lo studio aiuta a trovare la personalità dei bambini, lo studio aiuta i bambini a difendersi da ingiustizie, malattie e migliaia di altre cose.

"L'istruzione è la porta d'ingresso alla libertà" dice Nelson Mandela.

Diritto all'uguaglianza

Il diritto all'uguaglianza e all'identità per tutti i bambini e le bambine è sancito dagli articoli 2 e 8 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia che fu approvata il 20 novembre 1989. Ecco il testo dei due articoli


Articolo 2

Gli Stati parti si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella presente Convenzione e a garantirli a ogni fanciullo che dipende dalla loro giurisdizione, senza distinzione di sorta e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza.

Gli Stati parti adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari.

Articolo 8

Gli Stati parti si impegnano a rispettare il diritto del fanciullo a preservare la propria identità, ivi compresa la sua nazionalità, il suo nome e le sue relazioni familiari, così come riconosciute dalla legge, senza ingerenze illegali.

Se un fanciullo è illegalmente privato degli elementi costitutivi della sua identità o di alcuni di essi, gli Stati parti devono concedergli adeguata assistenza e protezione affinché la sua identità sia ristabilita il più rapidamente possibile.


Tutti i bambini hanno gli stessi diritti, a prescindere dal colore della pelle, dalla lingua, dalla religione, dal sesso, dalle condizioni economiche o di salute”. Sembrerebbe scontato vero? Purtroppo però non è così: i bambini vengono discriminati perché hanno un diverso colore della pelle, perché praticano una diversa religione, perché hanno delle disabilità fisiche, perché appartengono a famiglie con condizioni economiche difficili. E in molte zone del mondo vengono discriminate in modo particolare le bambine, che non possono studiare, non possono giocare in libertà, non possono fare ciò che desiderano. A volte la discriminazione è apparente, altre volte invece, pur non essendoci discriminazione, non si fa in modo che tutti/e abbiamo realmente pari opportunità. Pensiamo ad esempio in questo periodo alla scuola a distanza, che è molto più difficile per chi non ha genitori in grado di aiutare nel seguire le lezioni o non ha computer e collegamento internet adeguati.


Anche il diritto all'identità, come quello all'uguaglianza e tanti altri diritti può essere "letto" sia in chiave di differenze fra Paesi che di differenze all'interno dello stesso Paese. Identità infatti vuol dire il diritto a una identità giuridica ma anche il diritto di essere se stesso/a, come si desidera (e non come piacerebbe a papà o mamma), con le proprie inclinazioni, con la possibilità di scegliere che sport praticare, con quali giochi giocare ma anche di manifestare le proprie emozioni liberamente, senza subire condizionamenti dettati da pensieri stereotipati degli adulti.