L'agenda 2030

a cura di: Carlotta Cimini, Fiorella Esposito e Bruno Pilla (classe II E)


L’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, per il pianeta e per la prosperità. Sottoscritto nel settembre 2015 dei governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, essa ingloba 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile. L’avvio ufficiale di quest’ultimi ha avuto luogo nel 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell'arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati, si impegnano, si impegneranno per raggiungerli entro il 2030.
Noi ne abbiamo individuati due ovvero i più importanti.
Il primo è l
'undicesimo riguarda le città e gli insediamenti umani, sicuri, duraturi e sostenibili.

Le sfide che le città affrontano possono essere vinte in modo da permettere loro di continuare a prosperare e crescere, migliorando l’utilizzo delle risorse e riducendo l’inquinamento e la povertà. Il futuro che vogliamo include città che offrano opportunità per tutti, con accesso ai servizi di base, all’energia, agli alloggi, ai trasporti e molto altro. Oggi metà dell’umanità, vale a dire 3,5 miliardi di persone, vive in città. Entro il 2030 quasi il 60% della popolazione mondiale abiterà in aree urbane. Il 95% dell’espansione urbana nei prossimi decenni avverrà nei Paesi in via di sviluppo. Attualmente 828 milioni di persone vivono in baraccopoli, e il numero è in continuo aumento. Le città occupano solamente il 3% della superficie terrestre, tuttavia sono responsabili del 60-80% del consumo energetico e del 75% delle emissioni di carbonio.

I traguardi

  • Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti

  • Garantire a tutti l’accesso a un sistema di trasporti sicuri migliorando anche la sicurezza delle strade

  • Potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo integrato e sostenibile

  • Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale

  • Ridurre in modo significativo il numero di decessi

  • Fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri in particolare per i bambini, donne anziani e disabili

  • Supportare i positivi legami economici, sociali e ambientali tra aree urbane, periurbane e rurali rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale

  • Aumentare considerevolmente il numero di città e insediamenti umani che adottano e attuano politiche integrate e piani tesi all’inclusione, all’efficienza delle risorse, alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla resistenza di disastri.

  • Supportare i paesi meno sviluppati, anche con assistenza tecnica e finanziaria, nel costruire edifici sostenibili e resilienti utilizzando materiali locali.

Il secondo, invece, tratta della garanzia di modelli sostenibili di produzione e di consumo.

Che cosa si intende per consumo e produzione sostenibili? Tanti elementi diversi contribuiscono a rendere sostenibili consumi e produzione: l’efficienza energetica e l’uso efficiente di tutte le risorse, infrastrutture sostenibili, la presenza di servizi di base accessibili a tutti, lavori dignitosi e rispettosi dell’ambiente, la riduzione degli sprechi ecc.

Si tratta di attuare piani di sviluppo che prevedano una riduzione dei futuri costi economici, ambientali e sociali, e che contribuiscano a ridurre la povertà.

Il consumo e la produzione sostenibile puntano ad aumentare i benefici in termini di benessere per tutti attraverso la riduzione dell’impiego di risorse, del degrado e dell’inquinamento nell’intero ciclo produttivo, migliorando così la qualità della vita. Il raggiungimento di questo obiettivo è ancora molto lontano, infatti:

-Ogni anno, circa un terzo del cibo prodotto finisce nella spazzatura dei consumatori e dei commercianti, oppure va a male a causa di sistemi di trasporti o pratiche agricole inadeguati.

-L’uomo sta inquinando l’acqua mondiale in maniera più rapida rispetto alla capacità naturale di rigenerazione e purificazione dell’acqua in fiumi e laghi.

-Più di un miliardo di persone non dispongono ancora dell’accesso all’acqua potabile.

-Nonostante i progressi tecnologici che hanno promosso un aumento di efficienza energetica, l’uso dell’energia continua a crescere. L’utilizzo energetico di attività commerciali e abitazioni è il secondo settore dopo i trasporti per crescita dell’impiego di energia.

-1,3 miliardi di tonnellate di cibo vanno sprecate ogni anno, mentre quasi 1 miliardo di persone soffre di denutrizione e un altro miliardo soffre la fame.

-Fenomeni di detrazione dei suoli, inaridimento dei terreni, utilizzo non sostenibile dell’acqua, eccessivo sfruttamento della pesca e degrado dell’ambiente marino riducono la capacità delle risorse naturali di provvedere alla produzione alimentare.

I traguardi


  • Attuare il Quadro Decennale di Programmi per il Consumo è la Produzione Sostenibili, rendendo partecipi tutti i paesi.

  • Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l’utilizzo efficiente delle risorse naturali.

  • Entro il 2030, dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto

  • Entro il 2020, raggiungere la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti durante il loro intero ciclo di vita, e ridurre sensibilmente il loro rilascio in aria, acqua e suolo per minimizzare il loro impatto negativo sulla salute umana e sull’ambiente.

  • Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo.

  • Incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad interagire le informazioni sulla sostenibilità nei loro resoconti annuali.

  • Promuovere pratiche sostenibili in materia di appalti pubblici, in conformità alle politiche e priorità nazionali

  • Entro il 2030, accertarsi che tutte le persone, in ogni parte del mondo, abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura.

  • Supportare i Paesi in via di sviluppo nel potenziamento delle loro capacità scientifiche e tecnologiche, per raggiungere modelli di consumo e produzione più sostenibili.

  • Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali.

  • Razionalizzare i sussidi inefficienti per i combustibili fossili che incoraggiano lo spreco.