L'inquinamento: guida per un corretto smaltimento dei rifiuti

a cura di: Francesco De Falco e Giulia Rotondi (classe II E), Silvia Ricci (classe II G), Aurora Russo e Renato Ricci (classe I G)

Il riciclo

Quello che per noi è un semplice rifiuto potrebbe diventare una grande risorsa per la comunità e per il mondo intero, in quanto i rifiuti sono composti da vari materiali che, se considerati singolarmente, potrebbero costituire fonti di energie rinnovabili nonché con il riciclo delle materie prime costituirne di nuove. Il problema è che quando ci sono le discariche ovvero una enorme buca dove si gettano i rifiuti, questa circostanza inevitabilmente provocherà un inquinamento sia del suolo che del sottosuolo. Ecco perché è fondamentale educare al riciclo!
La raccolta differenziata permette di recuperare i materiali cosicché le discariche sono meno piene. Fondamentali sono le 4 erre: “Ridurre, riutilizzare, riciclare, recuperare”: fare la raccolta differenziata significa rispettare la collettività, perché riduce i danni all’ambiente e alla salute. Possiamo quindi considerare la raccolta differenziata come un gesto di solidarietà verso il prossimo e le future generazioni. Come scrisse Piero Bevilacqua:

"L’avvenire o sarà cooperativo e solidale o non sarà.”

La brutta abitudine di bruciare rifiuti di ogni genere provoca un enorme inquinamento atmosferico che sta favorendo l'immissione nell’ambiente di molti componenti nocivi. A denunciarlo è un nuovo studio condotto dal National center for atmospheric research.

Inquinare può mettere a rischio tutti gli organismi viventi del pianeta.

Possiamo impedire l’aumento dell’inquinamento se ognuno di noi adotta lo strumento della raccolta differenziata.

Che cos’è il rifiuto?

Il rifiuto è qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’obbligo di disfarsi, o qualsiasi sostanza od oggetto derivante da attività umane o da cicli naturali, abbandonato o destinato all’abbandono. Inquinare può mettere a rischio tutti gli organismi viventi del pianeta. Potremmo impedire l’aumento dell’inquinamento se ognuno di noi facesse la raccolta differenziata.

Lo smaltimento dei rifiuti

La parola smaltimento significa che i rifiuti non hanno valore e quindi bisogna cercare di eliminarli nel modo più’ sicuro. i principali sistemi di smaltimento sono le discariche e gli inceneritori oltre al riciclo.

Lo smaltimento dei rifiuti, in una società come la nostra, detta anche “società dei consumi“, è tra i più gravi problemi da risolvere. Non solo perché è causa di inquinamento ambientale (lo stoccaggio dei rifiuti può essere nocivo per i suoli e la loro distruzione per incenerimento può causare emissioni inquinanti), ma anche per lo spreco di nuovi materiali e di energia necessaria per produrli.

Lo smaltimento dei rifiuti può avvenire in modi diversi a seconda delle loro caratteristiche. I rifiuti possono essere smaltiti nelle discariche; bruciati negli inceneritori (detti anche “termovalorizzatori“, perché producono energia dalla combustione dei rifiuti); trattati nei compostaggio o in altri impianti specializzati; riciclati per un nuovo o differente uso.

Lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche

Le discariche rappresentano il sistema di smaltimento più economico. I rifiuti possono anche essere portati presso i pochi inceneritori funzionanti (molti sono stati chiusi perché non rispettavano l’ambiente emettendo fumi nocivi). L’alternativa sarebbe portare i rifiuti in forni speciali, recuperando il calore per produrre il vapore che farà funzionare una turbina, o per scopi di riscaldamento.

Questi impianti, detti termovalorizzatori, per funzionare bene, devono trattare i rifiuti con un elevato potere di calore, cioè quelli che producono molto calore quando bruciano, come la carta, il legno e la plastica, ma non i rifiuti organici (ad esempio i rifiuti alimentari). Inoltre devono avere degli adeguati sistemi di depurazione dei fumi.

La prevenzione dei rifiuti

Il Ministero dell’Ambiente approva e mantiene aggiornato un Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, fissando gli obiettivi di prevenzione.

La prevenzione della produzione rifiuti e la loro riduzione e nocività rivestono carattere di priorità assoluta rispetto a tutto il resto. Per questo vengono coinvolte direttamente le “autorità competenti”, che sono obbligate ad adottare tutto quanto rientri nella loro sfera di competenza specifica per favorire la prevenzione e la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti.

Le azioni individuate al riguardo sono:

  1. la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, utilizzo delle migliori tecniche disponibili, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e di sensibilizzazione dei consumatori, l’uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto medesimo

  2. la previsione di clausole di bandi di gara o lettere d’invito che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti

  3. la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti