Obiettivo 13: per combattere il cambiamento climatico

a cura di: Francesco De Falco, Claudio Elias Coppola, Antonella Miriam Masucci e Massimiliano Rullo (classe II E)


Il cambiamento climatico interessa i paesi di tutti i continenti. Esso sta sconvolgendo le economie nazionali, con costi alti per persone, comunità e paesi oggi, e che saranno ancora più gravi un domani.
Questo rappresenta una sfida centrale per lo sviluppo sostenibile: è dovuto al riscaldamento dell'atmosfera terrestre che, se continuerà, porterà alcune isole e alcune parti di penisole ad essere sommerse dall'acqua a causa dei ghiacciai che con il riscaldamento globale si scioglieranno. A livello mondiale le emissioni di anidride carbonica (CO2) sono aumentate di oltre il 50 per cento tra il 1990 e il 2012.

L'obiettivo 13 ha lo scopo di far collaborare tutti gli stati sulle politiche ambientali.
Le Nazioni Unite svolgeranno un ruolo di coordinamento di tutte le misure adottate per proteggere l'ambiente a causa dei cambiamenti climatici. Questo vuol dire che dovremo imparare ad adattarci alle catastrofi naturali sempre più frequenti e provocate dal cambiamento del clima e rafforzare tutti i paesi .Bisognerà anche stabilire delle misure politiche per il cambiamento climatico.Infine sarà necessario migliorare l'istruzione, la sensibilizzazione, la capacità umana di reagire tempestivamente ad eventuali disastri.
Grazie al Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change) sappiamo che:
  • Dal 1880 al 2012 la temperatura media globale è aumentata di circa 0,85°C.
Per rendere l’idea, per ogni grado in aumento, il raccolto del grano cala del 5% circa. Tra il 1981 e il 2000, a causa del clima più caldo, la produzione di mais, di grano e di altre coltivazioni principali è diminuita in maniera significativa a livello globale di 40 milioni di tonnellate all’anno.
  • Dal 1900 le continue emissioni di gas serra sono aumentate del 50% circa.
  • Le emissioni sono aumentate più velocemente dal 2000 al 2010 rispetto alle tre decadi precedenti.
  • È ancora possibile limitare l’aumento della temperatura media a 2°C rispetto ai livelli pre-industriali utilizzando una vasta gamma di misure.
  • Un cambiamento istituzionale e tecnologico considerevole offrirà la possibilità che il riscaldamento globale non superi questa soglia, modificando il nostro stile di vita.

  • Gli oceani si sono riscaldati, la neve e il ghiaccio sono diminuiti e il livello del mare si è alzato.
Dal 1901 al 2010, il livello globale medio dei mari si è alzato di 19 cm, dato che gli oceani si sono espansi a causa del riscaldamento globale e dello scioglimento dei ghiacci. L’estensione del ghiaccio dell’Artico si è ritirata in ogni decade a partire dal 1979, con una perdita di 1,07 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio in ogni decade.
  • Si presenta per tutti un unico scenario: date le attuali concentrazioni di questo secolo, l’aumento della temperatura globale aumenterà di 1,5°C rispetto al periodo dal 1850 al 1990. Gli oceani si riscalderanno e i ghiacci continueranno a sciogliersi. Si prevede che l’aumento medio del livello del mare raggiunga i 24-30 cm entro il 2065 e i 40-63 cm entro il 2100. Molti aspetti del cambiamento climatico persisteranno per molti secoli anche se non vi saranno emissioni di CO2 .